Genere: Lungometraggio

Children of nobody

Children of nobody

foto scena film Children of nobody

ANTEPRIMA ITALIANA

Vivendo ai margini della società israeliana, alcuni ragazzi problematici devono unirsi per salvare il rifugio per giovani a rischio che li ha tenuti lontani dalla strada. Per generazioni, la direttrice Margalit (Tiki Dayan) ha fornito un rifugio amorevole alle vittime dell’abbandono e della violenza in una casa malandata alla periferia di Tel Aviv. Tocca al braccio destro Jackie (Roy Assaf) tenere la casa lontana dagli immobiliaristi corrotti, placando anche i controlli di un assistente sociale per evitare la tragedia.

Con l’amore severo del “fratello maggiore” Jackie, i ragazzi devono ora essere responsabili delle proprie vite e salvare il loro rifugio da un destino terribile. Ispirato a una storia vera, questo dramma dà voce a coloro che vivono ai margini, spesso inosservati e trascurati dalla società.

Living on the fringes of Israeli society, troubled boys must band together to save the shelter for at-risk youth that has kept them off the streets. For generations, altruistic “surrogate mother”, Margalit (Tiki Dayan), provided loving refuge to victims of neglect and violence in a shabby house on Tel Aviv’s outskirts. When tragedy strikes, it’s up to right-hand man Jackie (Roy Assaf) to keep the home from corrupt property developers, and assuage a social worker’s scrutiny. With tough love from “big brother” Jackie, the young men must now be accountable for their own lives, and save their refuge from a dire fate. Inspired by a true story, this compassionate drama gives voice to those on the periphery, often unnoticed and uncared for.

INVIA LA TUA RICHIESTA DI PRENOTAZIONE PER LA PROIEZIONE

 

Plan A

Plan A

PLAN A è basato sull’incredibile storia vera dei “Vendicatori”.

Un gruppo di vigilanti ebrei, uomini e donne, che dopo essere sopravvissuti all’Olocausto, giurano di vendicare la morte dei propri cari – “occhio per occhio, dente per dente”.

Max, un sopravvissuto all’Olocausto ha perso tutta la sua famiglia nei campi. Pieno di rabbia e senza più nulla per cui vivere se non la vendetta, aiuta la Brigata Ebraica, soldati sotto il comando britannico, a trovare e a giustiziare in modo ufficioso i nazisti accusati di posizioni di rilievo nel sistema nazista.

Quando la brigata viene sciolta dopo la guerra e si preparano i processi di Norimberga, incontra Anna, una combattente partigiana fuggita dal campo di Vilna.

Continua a leggere

Image of Victory

Image of Victory

1948 Hassanin è un giovane regista egiziano idealista incaricato dai suoi superiori, al Cairo, di andare insieme ai fratelli musulmani in terra santa. La sua missione: documentare il loro impegno nell’aiutare i palestinesi a riavere le loro terre usando la forza. Hassanin ed il suo fotografo Youssef si uniscono a Khlef il capo dei volontari dei fratelli musulmani. Khlef è un uomo istruito e un religioso fanatico che lavora per fare emergere il potenziale dai giovani che si trovano sotto il suo comando, così come il passionale Salman i cui occhi si rivolgono di più su una giovane ragazza del posto che sul suo addestramento militare. 

Continua a leggere

Golden Voices

Golden Voices

Victor e Raya Frenkel sono stati per decenni le voci d’oro del doppiaggio sovietico.

Tutti i film western che hanno raggiunto gli schermi sovietici sono stati doppiati da loro.

Nel 1990, con il crollo dell’Unione Sovietica, i Frenkel decidono di fare l’Alyia – immigrare in Israele, proprio come altre centinaia di migliaia di ebrei sovietici.

In Israele non c’è alcun bisogno di doppiatori in lingua Russa, e i tentativi di Victor e Raya di usare il proprio talento, causerà degli eventi bizzarri e inaspettati durante i loro primi mesi in Israele trasformando l’inizio del nuovo capitolo della loro vita in una divertente, dolorosa e assurda esperienza.

Continua a leggere

Or 

Madre e figlia adolescente vivono a Tel Aviv, un rapporto complesso. La madre si prostituisce e la figlia cerca di toglierla dai pericoli della strada.
Vincitore della Caméra d’or per la miglior opera prima al 57º Festival di Cannes (2004)

Aviva my love – Aviva Ahuvati (Aviva, amore mio)

Aviva (Asi Levi) è impiegata nelle cucine di un grande albergo a Tiberiade ma il suo sogno è di diventare una scrittrice a tutti gli effetti. Ha un marito disoccupato (Dror Keren), tre figli problematici, una madre affetta da disturbi psichici (Levana Finkelstein) e una sorella (Rotem Aboav) – donna dotata di un gran senso dell’umorismo e anch’essa con desideri d’evasione. Grazie all’ incoraggiamento e l’appoggio della sorella, Aviva incontra Oded (Sason Gabai), un noto scrittore, che le promette di farla diventare una vera scrittrice. Tuttavia il sogno non tarda a trasformarsi in un incubo e Aviva si troverà a fare i conti con la sua vita, scoprendo però così anche la sua voce interiore e guadagnandosi la sua indipendenza.

Il film, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e ottenuto numerosi premi, è opera di Shemi Zarhin, regista e sceneggiatore, veterano del cinema israeliano. Si tratta di un melodramma, commovente e divertente al tempo stesso, che si svolge in un Israele di periferia. Zarhin traccia il profilo di una famiglia che ha difficoltà a sbarcare il lunario e che cerca di prendere parte al recente boom economico israeliano senza pur tuttavia perdere la propria autenticità.

©2023 Pitigliani Kolno'a Festival - Ebraismo e Israele nel Cinema | Il Festival è prodotto da Il Pitigliani - Centro Ebraico Italiano C.F. 80069210583 | Tutti i diritti sono riservati.